Il centro storico
Il centro storico, piuttosto esteso, è compreso tra i quartieri della “Collaela” a sud e della “Puda” a nord; al centro la Piazza, chiusa ad est dalla chiesa parrocchiale ed a ovest dal lago. Era racchiuso entro mura, le cui porte sono ancora parzialmente visibili: la prima, della quale sono rimaste soltanto le spalle addossate agli edifici, è situata in Via Torrazzo, la seconda porta è posta in Via dei Monti a ridosso delle mura del Parco Damioli, la terza e più recente, in Via Mercanti, è detta Porta Nuova.
Partendo dalla piazza, la prima cosa che colpisce il visitatore è la Torre del Vescovo. Alta 32,60 metri, con base quadrata di circa 7 metri di lato, venne edificata nel 1250 per affermare il potere ecclesiastico sul territorio. In origine presentava sulla sommità una merlatura, ora ricoperta dal tetto. È costruita in pietra locale, a corsi orizzontali ordinati, con rarissime aperture a forma di feritoia.
Dalla Torre si diparte il Vicolo San Clemente che presenta, sul lato est, edifici facenti parte di una struttura fortificata del XIV Secolo, dei quali sono visibili le massicce mura con base a scarpata ed il Torricello. Sempre affacciato sulla Piazza, all’imbocco di via Torrazzo, vi è un edificio alla cui base sono visibili imponenti mura medievali. Si tratta del Torrazzo, antica sede del Gastaldo del Vescovo. Di fronte a questo edificio, dal lato opposto della piazza, si sviluppa la via San Marco. Notevole è il Palazzo Fanzago, costruzione di origine medievale, più volte rifatta nel corso dei secoli; sulla sua facciata vi sono ricchi stucchi e medaglioni ottocenteschi con i ritratti dei personaggi dei “Promessi Sposi”.
La Piazza è collegata da un androne al quartiere della Puda. Di origine rinascimentale esso era sorto intorno alla Chiesa di San Clemente (oggi trasformata in abitazioni), all’esterno delle mura ancora visibili verso la Piazza. Il quartiere, detto anche dell’Ortaglia, era composto da edifici posti intorno ad un brolo ora scomparso; ne rimane soltanto il portale d’ingresso. Sempre nella stessa Piazza (un tempo detta “Giardino”), fino al 1817 palude malsana e poi bonificata con grandi opere di risanamento, si trovano: la statua in bronzo di San Costanzo, rifacimento dell’originale custodito presso il Municipio, e la fontana in marmo di Rezzato del 1867.